Mio cugino

Ci son delle cose, nella vita, che son davvero difficili da dimenticare. Io che son stato un bambino vivace, quell'albero nel giardino di mia nonna, io non lo dimenticherò mai.
Mia nonna aveva una casa vicino al lago e il suo enorme giardino ci stava come sospeso sopra. L'albero, piantato alla base di un piccolo dirupo, era un cedro libanese, uno di quelli grandi, grandissimi. Forse lo vedevo così perché ero piccolo, però davvero, visto anche qualche anno dopo faceva proprio impressione. L'età del cedro, secondo me poteva avere anche trecento anni e poi l'altezza, secondo me l'altezza poteva anche essere di trenta metri.
Nei pomeriggi d'estate con i miei amici correvamo giù dal dirupo e lanciavamo le corde sui rami per arrampicarci e urlare come tarzan. Nonostante le raccomandazioni della nonna ricordo solo qualche sbucciatura.
Con il passare del tempo mi sono sempre più abituato a guardalo e basta, al massimo a goderne dell'ombra. Questo fino a un paio di anni fa.
È stato mio cugino che ha iniziato a insistere che copriva la vista lago e che poi lui sul quel terreno ci voleva costruire una casa. Egocentrico e sfacciato come sempre. Determinato come il più spregiudicato dei finanzieri. Son bastati pochi permessi e il cedro libanese è sparito e sono comparse subito le modine del cantiere. Chissà che brutta fine avrà fatto l'albero. Sarà l'arredamento di un qualche grotto, andar bene.
Mi ricordo, il giorno dopo il taglio, c'era uno stormo di uccelli, tutti a volare intorno al perimetro dell'albero, tantissimi uccelli rimasti senza nido, senza il loro habitat naturale: lo cercavano senza trovarlo.
Vedere e sentire quegli uccelli vien da chiedersi quanto sia crudele un gesto del genere, quanto perdere un albero significhi anche perdere chi quell'albero l'ha abitato. Secondo me, un miracolo della natura come quello, non può essere sradicato a cuor leggero. Tanto meno da mio cugino.

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6 commenti:

Non sai quanto ti capisco.

a volte i cugini sono dei veri stronzi

non so perchè ma mi hai fatto ricordare la canzone mio cugino di Elio1 :D

claire

Teo, apriamo un gruppo di facebook quelli che hanno il cugino stronzo?
Ma anche no.

io quando vedo un albero rimango sempre meravigliato, come davanti a un miracolo.
poi mi viene voglia di toccarlo abbracciarlo salirci.
ci farei l'amore con gli alberi, se potessi.
sul cedro libanese è facile salire, ha rami che ti ci puoi stendere e dormire.


Garcia Lorca:

Alberi,
eravate frecce
cadute dall'azzurro?
Che terribili guerrieri vi scagliarono?
Sono state le stelle?
Le vostre musiche vengono dall'anima degli uccelli,
dagli occhi di Dio,
da una perfetta passione.
Alberi!
Le vostre radici rozze si accorgeranno
del mio cuore sotto terra?

e menomale che c'è ancora qualcuno che ci fa venire la voglia di letteratura, va'.

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