C'è questa cosa, di Lugano, che si sente dire in giro che Lugano è una città che la sera, per i giovani, non offre granché. Poi in giro a dirla tutta si sentono anche delle frasi più drastiche che sarebbe una città morta, una città dove regna la noia, son queste le affermazioni che si sentono dire in giro. In poche parole dovrebbe essere esperienza comune, per chi abita in questa città, che se decidi di uscire la sera, far due passi in centro, poi se sei fortunato scambi due chiacchiere se no rientri a casa e la prossima volta se vuoi scambiare due parole meglio uscire il sabato sera.
Andare a capire le cause di questo fenomeno, adesso che la città fa più di cinquantamila abitanti, secondo me la cosa più semplice è dire che chi dovrebbe organizzare non organizza nulla, che chi ha i mezzi se li tiene per sé, che chi ha dell'entusiasmo da spendere ci prova, ma poi nessuno l'aiuta. Io non lo so, magari questa semplice disamina è in parte vera, però quello che volevo dire è che forse le cose da fare non le vediamo perché non siamo più abituati a vederle. È come se questa sensazione, questa idea che a Lugano non c'è mai niente da fare, occupasse anche gli spazi d'imprevisto, impedendoci poi di vedere quello che in realtà accade. Però se per una volta lasciamo da parte questi pregiudizi, che magari in parte sono anche giustificati, uno poi qualche cosa da fare secondo me la trova, soprattutto d'estate, che in questa città, d'estate, uno deve ammettere di cose da fare ce ne sono.
Tipo era l'inizio di giugno, ero in Italia dal mio amico Cigarini che come amico è un amico che se ti vuoi divertire è davvero la persona giusta. Allora dopo che ci siam fatti tutti dei gran giri per la sua città, dopo che siamo andati in libreria, dopo che siamo stati a mangiare in piazza del Popolo, dopo che siamo stati a ballare io a Cigarini gli ho detto Forse è meglio che torno verso casa. Allora lui mi ha guardato e mi ha detto Dai che ci vediamo settimana l'altra, dimmi quando c'è qualcosa di bello, vengo io a trovarti a Lugano. Allora gli ho detto che d'estate c'è un po' l'imbarazzo della scelta che per dire c'è Ginevra di Marco che canta, c'è Stewart Copeland con la notte della taranta e se vuoi qualcosa di più tranquillo c'è anche una serata con Langhorne Slim, gli ho detto.
A quel punto Cigarini mi ha guardato e mi detto Ma Lugano non è un posto noioso? Io gli ho risposto che di quel che si dice in giro, non si deve mica fidare. Poi guarda, gli ho detto, oltre il lago e Lungolago che la sera son tutti dei pattini che viaggiano invece delle auto, quei bei concerti che ti ho appena detto son tutti gratuiti. Detto così Cigarini si è come intristito e mi ha detto che in Italia, se prendiamo un paese grande come Lugano, ma anche due o tre di paesi con gli abitanti uguale, cose del genere non le fanno mica, gratuiti poi non ne parliamo. Vederlo così, gli ho detto di non essere pessimista che in Italia se c'è una cosa che ancora funziona è la politica amministrativa, quella comunale, che basta avere un assessore illuminato che poi queste cose succedono anche in Italia.
Mi ricordo, gli ho detto, sarà stata l'estate del '98, mi son fatto un sacco di belle serate a Gallarate che c'era l'estate gallaratese, c'era ogni sera uno spettacolo gratuito davvero incredibile, tipo che ha fatto un bellissimo concerto Cristina Donà, un reading di racconti e poesie Emidio Clementi oppure un altro concerto i La Crus che ai tempi, pensarci bene sarà stato anche prima del '98, mica erano famosi come oggi.
Alla fine Cigarini mi ha detto che gli anni Novanta erano altri tempi, che oggi le manifestazioni, anche se ci hai un assessore lungimirante, qualche euro te lo chiedono sempre. Le sue parole mi han fatto pensare che a Lugano, anche se gli anni Novanta son passati da un po', si continuano a organizzare eventi senza chiedere dei soldi alla gente e questa cosa mi ha fatto sentire proprio bene. Mi son sentito così bene che poi mi è scappato un sorriso e Cigarini mi ha detto Guarda, non scherzo, invece che venirti a trovare mi trasferisco proprio, hai posto?
Andare a capire le cause di questo fenomeno, adesso che la città fa più di cinquantamila abitanti, secondo me la cosa più semplice è dire che chi dovrebbe organizzare non organizza nulla, che chi ha i mezzi se li tiene per sé, che chi ha dell'entusiasmo da spendere ci prova, ma poi nessuno l'aiuta. Io non lo so, magari questa semplice disamina è in parte vera, però quello che volevo dire è che forse le cose da fare non le vediamo perché non siamo più abituati a vederle. È come se questa sensazione, questa idea che a Lugano non c'è mai niente da fare, occupasse anche gli spazi d'imprevisto, impedendoci poi di vedere quello che in realtà accade. Però se per una volta lasciamo da parte questi pregiudizi, che magari in parte sono anche giustificati, uno poi qualche cosa da fare secondo me la trova, soprattutto d'estate, che in questa città, d'estate, uno deve ammettere di cose da fare ce ne sono.
Tipo era l'inizio di giugno, ero in Italia dal mio amico Cigarini che come amico è un amico che se ti vuoi divertire è davvero la persona giusta. Allora dopo che ci siam fatti tutti dei gran giri per la sua città, dopo che siamo andati in libreria, dopo che siamo stati a mangiare in piazza del Popolo, dopo che siamo stati a ballare io a Cigarini gli ho detto Forse è meglio che torno verso casa. Allora lui mi ha guardato e mi ha detto Dai che ci vediamo settimana l'altra, dimmi quando c'è qualcosa di bello, vengo io a trovarti a Lugano. Allora gli ho detto che d'estate c'è un po' l'imbarazzo della scelta che per dire c'è Ginevra di Marco che canta, c'è Stewart Copeland con la notte della taranta e se vuoi qualcosa di più tranquillo c'è anche una serata con Langhorne Slim, gli ho detto.
A quel punto Cigarini mi ha guardato e mi detto Ma Lugano non è un posto noioso? Io gli ho risposto che di quel che si dice in giro, non si deve mica fidare. Poi guarda, gli ho detto, oltre il lago e Lungolago che la sera son tutti dei pattini che viaggiano invece delle auto, quei bei concerti che ti ho appena detto son tutti gratuiti. Detto così Cigarini si è come intristito e mi ha detto che in Italia, se prendiamo un paese grande come Lugano, ma anche due o tre di paesi con gli abitanti uguale, cose del genere non le fanno mica, gratuiti poi non ne parliamo. Vederlo così, gli ho detto di non essere pessimista che in Italia se c'è una cosa che ancora funziona è la politica amministrativa, quella comunale, che basta avere un assessore illuminato che poi queste cose succedono anche in Italia.
Mi ricordo, gli ho detto, sarà stata l'estate del '98, mi son fatto un sacco di belle serate a Gallarate che c'era l'estate gallaratese, c'era ogni sera uno spettacolo gratuito davvero incredibile, tipo che ha fatto un bellissimo concerto Cristina Donà, un reading di racconti e poesie Emidio Clementi oppure un altro concerto i La Crus che ai tempi, pensarci bene sarà stato anche prima del '98, mica erano famosi come oggi.
Alla fine Cigarini mi ha detto che gli anni Novanta erano altri tempi, che oggi le manifestazioni, anche se ci hai un assessore lungimirante, qualche euro te lo chiedono sempre. Le sue parole mi han fatto pensare che a Lugano, anche se gli anni Novanta son passati da un po', si continuano a organizzare eventi senza chiedere dei soldi alla gente e questa cosa mi ha fatto sentire proprio bene. Mi son sentito così bene che poi mi è scappato un sorriso e Cigarini mi ha detto Guarda, non scherzo, invece che venirti a trovare mi trasferisco proprio, hai posto?
technorati tags: Cigarini, Lugano, eventi estivi
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