Fausto Rigozzi è uno che te come amico, volergli bene, puoi tanto cercare di stimolarlo, di dirgli Dai che andiamo al campetto, dai che facciam due tiri. Lui, facciam due tiri, gli vien su il ricordo che non fuma da un po' e ne approfitta, fumare un'altra sigaretta.
Fausto Rigozzi oltre al fumo ci ha questa cosa che lui più c'è del movimento da fare, più si siede e si mette a fumare. Così dirgli di andare al campetto, c'è il rischio che a venire viene, solo si siede sulla panchina e si mette a fumare.
Fausto Rigozzi, voler fare delle cose con lui, devi sempre pensare a delle robe che non prevedono del movimento. Se ce n'è, da fare, si siede ti guarda e fuma. Allora più che giocare a carte, a scacchi, guardare dei film al cinematografo che fortuna è a pochi metri da casa, uno non fa, voler passare del tempo con Fausto Rigozzi. Allora noi siam lì tutte le volte a dirgli Guarda che te, lo stile di vita così sedentario, non va mica bene, in più fumare come fumi, che di smettere non se ne parla, prima o poi avrai dei problemi di salute.
Lui, dirgli queste cose, non si scompone mica tanto, non gli importa di avere dei problemi di salute, nemmeno se è il suo medico che ogni volta Devi fare assolutamente del movimento e devi smettere di fumare, gli dice.
Lui, Fausto Rigozzi, dice invece che il suo medico non capisce niente che se smette di fumare poi l'avambraccio, voglio vedere la tonicità, e dopo davvero, far del movimento, neanche quel poco.
Fausto Rigozzi oltre al fumo ci ha questa cosa che lui più c'è del movimento da fare, più si siede e si mette a fumare. Così dirgli di andare al campetto, c'è il rischio che a venire viene, solo si siede sulla panchina e si mette a fumare.
Fausto Rigozzi, voler fare delle cose con lui, devi sempre pensare a delle robe che non prevedono del movimento. Se ce n'è, da fare, si siede ti guarda e fuma. Allora più che giocare a carte, a scacchi, guardare dei film al cinematografo che fortuna è a pochi metri da casa, uno non fa, voler passare del tempo con Fausto Rigozzi. Allora noi siam lì tutte le volte a dirgli Guarda che te, lo stile di vita così sedentario, non va mica bene, in più fumare come fumi, che di smettere non se ne parla, prima o poi avrai dei problemi di salute.
Lui, dirgli queste cose, non si scompone mica tanto, non gli importa di avere dei problemi di salute, nemmeno se è il suo medico che ogni volta Devi fare assolutamente del movimento e devi smettere di fumare, gli dice.
Lui, Fausto Rigozzi, dice invece che il suo medico non capisce niente che se smette di fumare poi l'avambraccio, voglio vedere la tonicità, e dopo davvero, far del movimento, neanche quel poco.
technorati tags: movimento, fumo, problemi di salute, Fausto Rigozzi
9 commenti:
Anch'io conosco uno che si chiama Rigozzi, Anacleto Rigozzi. Secondo me son parenti.
'desso vadiamo quanto ci mettiamo noi a far quella famosa partita a tennis, o a comprar le biciclette, altro che rigozzi, secondo me.
:*
"Il mio blog è una cosa che era meglio se non c'era." Forse hai ragione, uno in più, uno in meno, tanto sono fatti miei li, come i tuoi qui, e di tutti quelli che passano.
Il fatto è che la Internet, il diavolo del nuovo millennio, tenta tutti mi incuriosisce molto, soprattuto per i rapporti che riesce a creare e per una diversa realtà del mondo che riesce a trasmettere. Comunque, se non l'hai capito il tuo modo di scrivere mi piace molto. Divertente, irriverente e interessante :)
Complimenti!
bloggone. come darci torto, al rigozzi? eppoi chi lo ha detto che fumare facci davvero male?
Va che te mi fai paura, scrivi proprio come Lui.
cioè, fumare rende tonico l'avambraccio???
IO sono d'accordo con il Rigozzi.
Anche se il mio avambraccio la tonicità è una ventina d'anni che non la vede, mentre i miei polmoni sanno di cosa parlo....
Pensa te che io son come il Rigozzi, solo che son troppo pigro per fumare.
Ho un amico che fa così: alle 8 e 20 è tutto pimpante e dice: "Vai, stasera facciamo un macello, spacchiamo il mondo! Poi, tra le 8.20 e le 9.00 della sera, si verifica quello strano fenomeno cheio ho denominato "La sindrome di Giuseppe: mi faccio 9 chilometri da casa mia a casa sua, gli citofono alle 10, e lui, con a voce mesta: "No, ma veramente... mi sento stanco. Non esco..."
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