La poesia, com'è come non è

CONGLOMERATO

io, ancora, il grande amore, mica l’ho trovato
non ho trovato ancora neanche il grande sesso
ad essere sinceri
tu, per essere felice,
tu devi trovare un conglomerato
se mi si passa il termine
tu devi trovare in una donna sola
il conglomerato
fatto di grande amore e di grande sesso
allora sì
che tu
in quanto uomo
tu puoi dire
io sono felice

per la donna è uguale
che non bisogna mica credere alla propaganda
che dice che la donna le basta il grande amore
alla donna pure, per essere felice
ci vuole il conglomerato
quella somma di grande amore e di grande sesso
che è una propaganda fasulla
quella lì che ti vuol far credere che alla donna vabè, il grande sesso, vabè
non so chi l’ha sparsa in giro questa propaganda
i preti, credo

io un giorno lo so
che camminando fischiettando
in una bella mattina di sole
io lo so
incrocerò una ragazza
i nostri sguardi si agganceranno
i nostri visi si sorrideranno
io dirò, sei tu
lei dirà, si lo sono
io dirò, finalmente
lei dirà, finalmente
ti ho aspettata un sacco, sai?, dirò
anch’io, ti ho cercato per mari e per monti, dirà
io ti ho cercata per laghi e per colline, dirò
io ti ho cercato per autostrade e ponti, dirà
io per città, castelli e paesi, dirò
e io, dirà lei, che sarà una ragazza un po’ esagerata
io allora, dirà, ti ho cercato per galassie e pianeti!
e io allora, dirò, ti ho cercata per dimensioni parallele
e lei, che questa non se l’aspettava dirà, vabbè andiamoci a prendere un gelato

è così che ci troveremo
e non ci lasceremo più nella vita e nel mondo
poiché avremo trovato in noi
il conglomerato
quello, per intenderci
fatto di grande amore e grande sesso
che son due cose
che quando van via bene insieme
è la felicità


Io, che sono uno a cui la poesia non piace poi molto, in questi giorni non faccio che leggerla, la poesia, quella di Guido Catalano, che forse proprio poesia non è, quella di Guido Catalano, almeno secondo la definizione dei poeti da fiera letteraria. Il suo linguaggio è diretto, semplice, ironico e sorprendente. Uno spasso, il suo linguaggio. La poesia lissopra è solo un assaggio, una degustazione che racchiude uno dei temi ricorrenti: l’Ammore, quello con due emme. Niente lacrime dunque, niente struggimenti, solo sorrisi. Si ride di tutto, anche della morte. Guido è il lato inedito della poesia italiana, quello più luminoso. Se non ci credete leggete I cani hanno sempre ragione e Sono un poeta, cara. Poi ne parliamo.


technorati tags: ,

11 commenti:

Ogni tanto mostri il tuo lato dolce;)

ach jemineee...forse é meglio smettere di cercare...

che è bella, la sintonia. anche senza conglomerarsi.

il conglomerato prima di tutto.

Non esisteeeeeee!!!

è stupenda...grazie della info.... corri a informarmi!

Il tipo è un grande, leggere il suo autoritratto per rendersene conto.
Per il discorso su cosa sia o non sia poesia secondo certi canoni, a certi personaggi da fiera dedico alzato il mio sublime dito medio...
Grazie della segnalazione Mat.

E' molto bella questa poesia, grazie per averla scritta qui.

E' davvero una bella poesia. Fa credere e sperare. Semplicemente.

strepitosa :-)
grazie per averla postata.
io ci credo molto, alla teoria del conglomerato.

e comunque c'è anche struggimento nelle poesie di guido.
secondo me.

Posta un commento