Come mai le persone non sentono i propri cattivi odori mentre si accorgono subito del fetore altrui?
Non vorrei sembrare blasfemo, ma il problema posto in questi termini va oltre l'aforisma che parla di travi, pagliuzze e occhi. Se ci pensate bene dietro questa – apparentemente inutile – domanda si cela il senso ultimo della vita.
Non vorrei sembrare blasfemo, ma il problema posto in questi termini va oltre l'aforisma che parla di travi, pagliuzze e occhi. Se ci pensate bene dietro questa – apparentemente inutile – domanda si cela il senso ultimo della vita.
2 commenti:
si si son daccordo.. anche negli odori nefasti provocati dalle inutili carcasse si cela una metafora interessante.
Ormai sappiamo bene che l'autocritica potrebbe essere uno dei tanti aspetti che potrebbero permettere un certo miglioramento in campo sociale.. ma l'equilibrio haime' non appartiene allo stato attuale delle cose.
Percio'.. l'odore, la puzza.. l'essenza nauseabonda del nostro corpo potrebbe equivalere alla nostra inutile esistenza.. ammettere di puzzare sarebbe un ammissione estremamente dolorosa.. che pochi fanno anche dopo anni di psicoanalisi.. cmq IO PUZZO!!
puzzare è un tratto caratteristico di ognuno di noi. nessuno lo ammette. continuiamo ad ignorare il lato taumaturgico dell'autocritica. E come se non bastasse l'industria del cosmetico ci annebbia le menti e ci fa profumare tutti alla stessa maniera (o quasi). viva le puzze che sono uniche e irripetibili come ognuno di noi ;-)
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