Successe tutto al nostro secondo appuntamento. Mi telefonò a metà pomeriggio invitandomi con un’insistenza inconsueta a bere qualcosa, giusto dopo il lavoro. Fu proprio quell’insistenza inaspettata a farmi balenare in testa un rifiuto. Per fortuna rimase solo una vaga idea. Presi il destino per il collo e accettai. Alle diciannove la vidi arrivare sotto i portici del centro, indossava un tailleur nero con un top bianco e un paio stivali a punta. A confronto il mio abbigliamento sembrava quello di un addetto al banco frutta e verdura dell’ultimo ipermercato di periferia. Ci sedemmo in una piccola stanza in fondo al bar, appartata, con solo tre tavoli, ancora vuoti. Il locale era davvero carino, un ambiente etnico molto ben studiato: colori caldi alle pareti, candele profumate, musica africana e soprattutto dei divani comodissimi, fatti apposta per gli innamorati al loro secondo appuntamento. Il silenzio fu il vero protagonista di quell’incontro. Non perché sia particolarmente imbranato con le donne – tant’è che un paio di risate sono anche riuscito a portarle a casa – ma il campo magnetico che si era creato intorno ai nostri sguardi rendeva superflua ogni parola. Guardavo continuamente le sue mani che avvolgevano il bicchiere, erano bellissime, e ancor più lo sarebbero state se appoggiate al mio corpo. Decisi di proporre un brindisi al nuovo anno, e chissà che non ci porti anche l’amore, pensai. Al tocco dei calici avvicinai le labbra al vino e assaggiai con misura. Dall’interno del bicchiere vidi i suoi occhi verdi fissi su di me. Si bagnò leggermente le labbra poi prese il bicchiere sorrise, e se lo rovesciò interamente sul top. In breve tempo il bianco diventò rosso sangue e i capezzoli si schiusero come viole a primavera. Cercai il cameriere per chiedergli altri tovaglioli. Lei mi fermò e disse: “Non posso pulirmi qui devo andare a casa, mi accompagni?”.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
9 commenti:
belle, le viole :)
@Gualtiero ho letto/visto le tue recensioni su pordenonelegge, complimenti, davvero originali. Hai continuato a scrivere cose di quel tipo?
@Chiara speriamo che sia così anche il resto dell'anno :-)
... Il seguito..
****
Arrivati a casa, mette un po’ di musica per creare l’atmosfera .. lei si spoglia piano, ballando e mostrandosi come non credeva avrebbe mai avuto il coraggio di fare con un estraneo, ma in fondo lui non è un estraneo.
E’ bellissima e lo sa, si muove benissimo e sa anche questo, lui è eccitato: questo non lo può sapere per certo, ma ne è sicura lo stesso. Un po' alla volta i suoi succinti abiti la lasciano per riposare sul pavimento: la mini è la prima a cadere ed essere scavalcata e calciata via a tempo di musica.
Vuole usare il suo corpo per suscitare il massimo dell'interesse... e ci sta riuscendo perfettamente.
Calze che velano le sue gambe tornite lasciando spuntare le cosce morbide al di sopra dell'elastico, perizoma e reggiseno neri di pizzo che mostrano o lasciano intendere più che nascondere, scarpe con il tacco altissimo che slanciano ulteriormente la sua figura: non ha altro addosso e sa di essere un bocconcino prelibato anche per il palato più raffinato. Continua a ballare così svestita sfruttando ogni movimento per aumentare il clima di eccitazione - piace anche a lei questa situazione da palcoscenico con il pubblico che sparisce dietro alla luce intensa - ed il suo corpo risponde alla musica ed al piacere con perfetta sincronia. Sgancia il reggiseno trattenendolo con le braccia strette su fianchi, si gira e lo lascia cadere mostrando il fiore dei suoi seni ed i capezzoli turgidi; leggeri movimenti nell'ombra confermano che ciò che mostra è giustamente apprezzato e ciò che (ancora) nasconde giustamente desiderato…
A te ora..
Love,
Simo
Non avrebbe mai immaginato che sotto quei vestiti ci fossero tanta grazia e tanta sfrontatezza, insieme. Vederla davanti a lui in tutta la sua bellezza non faceva che accelerare le immagini davanti ai suoi occhi. Non sarebbe mai stato capace di godersi in pace quello spettacolo, senza pensare al dopo. Quando si tolse il reggiseno la sua schiena fu attraversata da un brivido e le sue mani graffiarono i braccioli della poltrona. Voleva toccarla, voleva baciarla, voleva possederla, ma ogni cenno in tal senso veniva rimandato al mittente. Sempre. Fino a quando non decise di avvicinarsi alla poltrona.
Lei continua a giocare con la musica e con il suo corpo fino a che il pezzo non sfuma, lasciandosi addosso solo le autoreggenti, il perizoma e le scarpe.
Dai suoi movimenti sulla poltrona deduce la conferma della sua eccitazione… "Sei meravigliosa" dice la sua voce..
I loro cuori accellerano il battito.. Lei si siede su di lui e lo bacia con passione .. un bacio interminabile .. la musica è interrotta .. l’unico rumore è quello dei loro respiri .. sempre più affannati .. e il movimento dei loro corpi .. alla ricerca del piacere … che non tarda ad espolodere ..
Sfiniti si abbandonano l’uno sull’altra in un abbraccio caldo .. senza spazi, sottovuoto..
Sapeva che non avrebbe potuto fare le solite cose, era una donna diversa, speciale, un regalo divino, niente a che vedere con le donne avute prima.
Con un'altra donna avrebbe fatto la solita domanda, avrebbe aspettato la risposta, ci avrebbe creduto e solo se il tono non fosse stato quello giusto avrebbe comunciato a dubitarne. Con il dubbio trasformato in rabbia avrebbe potuto solo fumare una sigaretta, giusto per torvare un po' di pace interiore.
Con lei tutto questo suonava terribilmente ridicolo, era talmente preziosa che solo il pensiero di interrompere il suono del suo respiro lo atterriva. L'avrebbe guardata fino a sera. Avrebbe atteso il sonno e poi l'avrebbe svegliata con una bacio. Con quell'unico desiderio nel cuore.
(orpo, scusate l'intromissione, rispondo in fretta e ritorno nell'ombra: dopo una lunga pausa di riflessione - cose del genere, una volta ideate e compiute, è facile ripeterle stancamente - mi sono rimesso a lavorare su di un progetto simile, e fra qualche tempo se ne dovrebbero vedere i risultati. Non so, un mese, forse un mese e mezzo) :)
Oibò Gualtiero sei sempre il benvenuto da queste parti :-).
Ma racman, fammi sapere dove poter reperire il progetto che stai per partorire.
ok, sarà fatto (al momento ci sono solo degli appunti e dei disegnini a matita su dei fogli, quindi dire che è in fase embrionale, eh, è dire anche tanto)
Posta un commento