Vivo alla rovescia e purtroppo non sono Nanni Moretti

È da quando sono nato che mi capita di fare le cose esattamente in maniera contraria rispetto alla maggioranza e mica lo faccio apposta, tanto per fare il diverso, no, mi viene naturale. Da piccolo se dovevo colorare un disegno tenevo fermo il pennarello e giravo il foglio, e da allora è stato un susseguirsi di abitudini rovesciate. Oggi quando mangio gli spaghetti giro la forchetta in senso orario, quando allaccio le stringhe faccio dei fiocchi strani e in alcune situazioni intime (non vi dico quali che c’ho l’ormone in botta) rovescio i movimenti. Oramai ci ho fatto il callo, ma nonostante ciò, ieri mi sono stupito perché la manifestazione di diversità è stata patente. Da qualche mese la sera bevo una buonissima tisana a base di melissa, che è un’erba rilassante che dovrebbe indurre il sonno. Il sonno è sicuramente migliorato in qualità, visto che ogni volta che la bevo mi faccio di quei viaggi onirici che nemmeno l’assenzio. Comunque, anche bevendo questa tisana, ho sempre anticipato il trillo della sveglia di quasi un’ora, mi sono sempre svegliato prima, non so perché. Ieri per ragioni di lavoro ho bevuto qualche tazzina di caffé in più (di solito ne bevo due al massimo tre) ma ieri ho più che raddoppiato, la sera non ho bevuto la tisana e la notte ho dormito tantissimo. È stata la prima mattina che mi sono svegliato dopo lo squillo di quell’orrido oggetto posto sul comodino. Sapere che dalle proprie mani esce un mondo disegnato al contrario offre un grande vantaggio: non si può mai dare nulla per scontato.

1 commenti:

caspita...per un attimo ho pensato che girassi il cucchiaio attorno alla forchetta :-)))

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