La cartolina


Questa cartolina l’ho ricevuta ieri mattina. Me l’ha portata in camera mio padre, mentre io mi stavo facendo la barba. Dopo il suo annuncio ho cominciato a rallentare ogni gesto della rasatura, volevo assaporare l’attesa di scoprire chi fosse l’autore del messaggio. Guardandomi allo specchio ho continuato a fare assurde previsioni, ma la mia unica speranza era che quella cartolina fosse stata scritta da lei. Ci siamo sentiti qualche giorno fa – dopo tre mesi di silenzio – e so che in questo momento si trova in vacanza in Puglia. Finisco di radermi e con una certa concitazione nel sangue mi avvicino alla cartolina. Non guardo le foto a fronte. La giro. Non leggo il messaggio. Leggo subito la firma. C’è scritto Nicoletta e non Elisa. In altri momenti avrei gettato dalla finestra quel pezzo di carta, ma ieri non l’ho fatto. Mi si è stampato un sorriso sulla faccia. Ero sinceramente felice di aver ricevuto sue notizie, che sia un desiderio inconscio di sostituire Elisa con Nicoletta?

1 commenti:

E' sempre una grande emozione ricevere posta .. di questi tempi, ormai, è tutta elettronica ..
ma, anche se raramente, c'è ancora chi usa carta e penna ...
La cosa più bella di una lettera è rigirarla tra le mani, gustare l’attimo prima d’aprirla, qualunque cosa possa contenere non sarà mai come l’emozione di immaginarla… E soffermarsi sulle pieghe, quelle che fa a causa dell’incollatura, guardarla in controluce, indovinare dal peso quanti fogli conterrà.
E l’odore? Quel misto di carta e inchiostro denso, profondo, che se sei fortunato è misto al profumo di chi l’ha toccata. Irresistibile.
E quasi un piacere doloroso attendere. Come quando apri un regalo.
Infine la strappi quasi con voracità dopo un tempo iniziale non quantificabile….
Non lo fai con un tagliacarte dividendo in due il bordo superiore. No di certo…
Lo fai con le mani, rischiando di strappare una parte del contenuto. Lo fai con ansia, curiosità e trepidante furia.
Non la estrai la lettera, la sradichi. E ti lasci catturare da quel brivido sottile nel leggere la carta incisa con lettere ad inchiostro piuttosto che il freddo messaggio composto da pixel neri su schermo bianco…

Simo

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