Pensare il pensato

Se devo dire una cosa che mi ha insegnato prima il blog poi tumblr e poi tutto il resto, al di là di quanto possano essere goffi i gatti, se ci penso bene, io da quando scrivo sulla internet una cosa che faccio in automatico è pensare il contrario di quello che penso. Adesso magari mi spiego meglio che così sembra un po' criptico.
Metti caso che son lì sul divano che mi sto bevendo qualcosa di dissetante e questo qualcosa di dissetante mi stimola la sinapsi che poi si trasforma, questa stimolazione della sinapsi, in un pensiero, in una riflessione su un fatto della vita. Questa riflessione, siam tutti esseri umani, per il solo fatto che l'ha prodotta la mia mente, il mio primo sentimento è Ma che bella riflessione, ma come l'ho pensata bene, son davvero un tipo.
Questa cosa secondo me, in quanto essere umano, è un riflesso che uno non può farci niente, ti viene e basta.
Dopo poi, per via che queste riflessioni finiscono nella grande discussione allargata della rete, ti accorgi che non son poi granché, queste riflessioni. Anzi, è più facile siano delle cagate incredibili.
Così adesso da quando scrivo sulla internet se mi viene una riflessione su un fatto della vita, prima di scriverla, cioè prima di capire bene cosa avevo in mente, prendo questa riflessione e la rigiro completamente, a 360 gradi come si dice, insomma mi metto di buzzo a pensare esattamente il suo contrario. Poi c'è sempre il caso che da questo suo contrario vien fuori una riflessione molto più incisiva e azzeccata della prima. Questo modo di pensare il pensato mi dà spesso una lettura inaspettata e una prospettiva che fa venire a galla degli elementi che altrimenti sarebbero rimasti nascosti.
Adesso senza star qui a dire che questo è un metodo filosofico ben collaudato, collaudato negli anni e anni, io prima della internet, anche se questo metodo ne conoscevo l'esistenza, non sono mai riuscito ad usarlo.
Invece adesso con tutta questa tecnologia, son contento, che la internet mi ha insegnato a dimenticarmi di me stesso, a non pensare davvero quello che penso.
Dovevate vedere che roba questo post.

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9 commenti:

E' interessante questo pensare il contrario del pensiero, per vedere se ne esce qualcosa di meglio! Contorto...ma interessante.
:)

Tu dici, ma è davvero un buona intuizione.
Adesso devi solo provare a metapensare a "pensare il pensato". Poi sta a te.

Ma sai che non ci avevo mai pensato. E' un'idea fantastica.
E' un pò come nella puntata di south park in cui tutti mangiano dal culo e cagano dalla bocca. Così i cibi vengono digeriti subito e si riduce il rischio di tumori e malattie al sistema digerente.

Però ora che penso a quello che ho pensato mi rendo conto che in realtà quella puntata non centra proprio niente. Carina però. ciao!

Se fai un esempio su come si rigira un pensiero ti capisco meglio.
Intravedo del potenziale e voglio capirlo meglio!

tu sei più fuori di me, mi sa. mi piaci! ;)

@MUZ ti faccio un esempio semplice quanto efficace che ho appena letto e che sta facendo il giro della rete (perla di saggezza rubata a gaspar torriero).

primo ragionamento: il blog è morto o quasi, poca gente resiste, ormai si sono spostati tutti su facebook, twitter, tumblr, friendfeed ecc... la discussione più interessante non sta più nei blog, casso continuo a fare meglio chiudere.

ragionamento due: adesso che il blog non è più di moda, comincia a diventare davvero interessante. [Perché “si screma”, e vive solo chi realmente ci crede e ha davvero qualcosa da dire e da dare].

ecco, sono vere entrambe, ma a me apre molti più spazi di riflessione la seconda.

Io scrivo i post di getto e mi rendo conto che non va bene ma li pubblico lo stesso e rileggendoli mi accorgo che scrivo cose abominevoli.
Eppure è più forte di raramente rileggo la bozza.
Però credo che il problema sia dovuto all'età, non riesco a concentrarmi e perciò, alla via così.

Sei un guru del pensiero laterale! :-)

sarò pignolo; ma mi sa che tenti di roteare il pensiero a 180 gradi. O no? Oppure non ho capito un casso. :)

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