Io, anche se non so bene come definirla, che ogni definizione mi sembra sbagliata o riduttiva, io ciò sempre avuto una grande ammirazione per l'intelligenza. Dico proprio dell'intelligenza in senso stretto, che a me personalmente le persone che sono intelligenti mi piaccion meno. Mi piace proprio l'intelligenza in sé che quella fatta persona spesso mi inquieta. Allora quando si parla di fuga dei cervelli o di grandi studi fatti nei centri di ricerca io mi immagino un sacco di intelligenza che passa dai libri alle teste delle persone, dalle teste delle persone ai loro esperimenti e dai loro esperimenti ad alcuni oggetti che ci miglioreranno la vita per sempre. Poi di fronte a questo spettacolo prodotto dall'intelligenza mi chiedo sempre Ma tutte queste teste messe insieme quanta intelligenza daranno, dieci cento mille chili? Con un peso concreto davanti, come se fossi al mercato, poi a me mi vien sempre su una gran voglia di comprarne un po' di questa intelligenza.
Questa cosa del peso dell'intelligenza, me lo son chiesto proprio l'altro giorno, che qui a Lugano è appena terminato un congresso internazionale sui tumori maligni. Questo congresso è una roba molto importante che c'erano oltre tremila persone tra ricercatori, medici e scienziati da tutto il mondo. Allora è successo che l'altra sera, che io per tornare a casa ci passo proprio davanti al centro congressi, mi son fermato di fronte alla piazza antistante che eran tutti lì a parlar tra di loro. Chissà quante cose importanti si staran dicendo, mi son detto, magari c'è una nuova teoria su come prevenire, curare e guarire quelle malattie lì. Di sicuro si staran dicendo in modo intelligente come viver bene e sereni senza brutte sorprese. Ecco, io guardarli, quella gente così intelligente, me li sono immaginati come fossero solo materia grigia appoggiata sopra ai banconi del mercato. Allora ho pensato che mi sarebbe piaciuto chiedergli di darmi un po' della loro intelligenza, fortuna poi non ho avuto il coraggio, che secondo me sarei finito dritto dritto in un manuale sulle malattie mentali. Alla fine però mi sono avvicinato lo stesso, deciso a carpirgli qualche frase, magari proprio su come viver bene senza brutte sorprese.
Solo, quando mi sono avvicinato, son scappato via, fumavan tutti come dei matti.
Questa cosa del peso dell'intelligenza, me lo son chiesto proprio l'altro giorno, che qui a Lugano è appena terminato un congresso internazionale sui tumori maligni. Questo congresso è una roba molto importante che c'erano oltre tremila persone tra ricercatori, medici e scienziati da tutto il mondo. Allora è successo che l'altra sera, che io per tornare a casa ci passo proprio davanti al centro congressi, mi son fermato di fronte alla piazza antistante che eran tutti lì a parlar tra di loro. Chissà quante cose importanti si staran dicendo, mi son detto, magari c'è una nuova teoria su come prevenire, curare e guarire quelle malattie lì. Di sicuro si staran dicendo in modo intelligente come viver bene e sereni senza brutte sorprese. Ecco, io guardarli, quella gente così intelligente, me li sono immaginati come fossero solo materia grigia appoggiata sopra ai banconi del mercato. Allora ho pensato che mi sarebbe piaciuto chiedergli di darmi un po' della loro intelligenza, fortuna poi non ho avuto il coraggio, che secondo me sarei finito dritto dritto in un manuale sulle malattie mentali. Alla fine però mi sono avvicinato lo stesso, deciso a carpirgli qualche frase, magari proprio su come viver bene senza brutte sorprese.
2 commenti:
E perché non sei rimasto a sentire cosa dicevano...magari parlavano del sesso matto fatto la sera prima!
secondo me sul viver bene non hai bisogno di lezioni, sulle sorprese beh io dico che se non ci fossero ci mancherebbero un poco. la bellezza poi, lo dico sempre io, è una questione personale.
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