Piegate a raccogliere

Io, forse non lo sapete, ho avuto un periodo ricco di cambiamenti. Che poi sono dei cambiamenti che uno, se si guarda indietro, si accorge di aver fatto dei passi che nel percorso di una vita qualcosa significano. Adesso io però non volevo parlarvi dei cambiamenti che per carità, sono stati cambiamenti importanti, che capirete bene cambiare città cambiare casa non sono robe da tutti i giorni. Ma io non volevo parlavi di questi importanti cambiamenti che non saprei mica cosa dirvi se non che sono felice, io nell'idea iniziale di questo post, volevo parlarvi dei piccoli cambiamenti che sono quelli che da sempre muovono la mia fantasia. Io, quando abitavo nell'altra città, per andare al lavoro, dovevo prendere il treno, leggevo sul treno, e poi guardare le donne sul treno i pensieri dentro la mia testa facevano un sacco di giri, sulle donne del treno e le loro vite, poi arrivava il controllore e tutti a dargli i biglietti, che il popolo svizzero, come popolo, è un popolo famoso per la sua rettitudine. Allora con questa storia del viaggio in treno tra donne belle e diligenti e letture mattutine io arrivavo in ufficio che avevo sempre il sorriso, nonostante entrare in ufficio, dobbiamo entrare alle sette e trenta. Ecco io oggi che ho cambiato città, andare al lavoro io ci vado a piedi, e andarci a piedi non riesco a leggere niente, allora le prime volte dicevo Adesso senza leggere al mattino voglio vederti affrontare la vita col sorriso. Allora io le prime volte che andavo a lavorare a piedi, cercar di rimediare, ascoltavo la musica, solo non bastava. Poi piano piano mi sono accorto che al mattino la nuova città si popola di belle donne che portano in giro il cane, tutte già ben messe al mattino presto: gonne corte, calze nere alcune anche coi tacchi. Allora io non ciò messo tanto riprendere il sorriso, soprattutto quando la padrona, dopo che il cane lascia per terra quello che lascia, si ricorda di essere una donna svizzera, che il popolo svizzero, sapete è diligente.

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9 commenti:

Ci vuole una gran pazienza, lasciarti in giro da solo, con gli occhi foderati di maialight.
Questo commento lo capiamo solo io e te, ma chissene :)

poooooooooorciiiiiiiiiino.
;)
sempre spassoso Mattew, dovresti scrivere più spesso, you know.

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prendevo pure io il treno. e mi sono ritrovato su queste parole. sopratutto i giri con la testa che mi facevo guardando le ragazze

iopure in questo post c'ho ritrovato qualcuno, esattamente quel qualcuno che si è ritrovato.

Io, che sul treno ci vivo, ultimamente, non so più alzare gli occhi dal libro, ché di belle donne, in giro, ne vedo mica tante. Che devo dire? Vivrai in una zona altamente popolata di gnocca. Che, le svizzere, a parer mio, sono anche troppo diligenti. ;-)

Ti abbraccio e, felice di saperti sereno, ti saluto.

Insomma, poi coi libri come fai?

Me, meglio che non mi vedi al mattino, o arriveresti in ufficio ridendo. Che non ho il cane e non sono in Svizzera, ma ad Amsterdam e con due Gnorpoli da portare a scuola e in quel breve tragitto accumulo tutto lo stress che altri si fanno in 15 ore.

E che non essendo svizzera, e manco olandese, magari urlo un po'troppoo per queste latitudini, che la mamma straniera che bercia di prima mattina, se permetti, è meglio del grande fratello in diretta. Poi però ci mettiamo a cantare, e per far partire la maxibici in salita le belve sanno che devono darmi il ritmo facendo "hop, hop. hop"(lo fate anche voi in Svissera, vero? Salendo le montagne in salita?)

E o la bici, o il velcro delle giacche bambine, io le calze ho smesso da un pezzo di mettermele, che mi si smagliano.

Però i padri che hoppano accanto a me sulla pista ciclabile li noto anch'io. Solo che, non so com dire, sembra mi evitino.

Ciao
Mammamsterdam

si ma che poi come fanno al mattino a stare già agghindate non l'ho mai capito chè io mi sento male già prima di guardarmi nello specchio. che grandi donne! e cmq c'ho il trauma chè dal treno sono passata al car sharing(thanks to trenitalia!)e il rito della lettura pre- lavoro è proprio un peccato perderlo. però -me tapina!- mi consolo col saccottino dell'autogrill e non con le femmine.
sciaooo

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