Ormai, quando prendo in mano un libro, se la storia non si conclude entro una pagina o al massimo due, mi pigliano certi sbadigli che nemmeno un ippopotamo della Tanzania. Succede questo, giacché ogni giorno leggo un’infinità di blog. E pensare che lo diceva già quella vecchia volpe del Califfo che tutto il resto è noia. E io, mai avrei immaginato di condividere le sue posizioni, un po’ per inclinazioni personali, un po’ perché il Califfo è un maestro inarrivabile. In fondo è risaputo che è solo a letto che lo si apprezza veramente, quando parla nel sonno.
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3 commenti:
http://francocalifano.blogspot.com/
ebbene ti annoi quando mi leggi!?!
bene... ;)
@ diderot, ma quante cose fai? penso sempre più spesso che per te la giornata duri molto di più...ah, io, nonostante il blog in onore del maestro, continuo a considerarlo il re dei tamarri
;-)
@ francesco, esattamente il contrario. è la lettura dei blog (e la loro forma-narrativa) che mi manda a noia la maggior parte dei romanzi. confido nel carattere provvisorio di quaesta mia idiosincrasia.
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