Mattina d'agosto
Questa mattina mi sono svegliato con il cuore colmo di felicità. Non ho ricordi sbiaditi e sovrapposti. Sono certo di essere vissuto, almeno per qualche minuto, nella pelle di Emidio Clementi. Possedevo la sua voce, il suo carisma e la sua scrittura emotiva.
Credo di sognare con una certa frequenza e spesso ne traggo beneficio. Ma non è sempre tutto così bello, perché con questi sogni mi accorgo di due cose: la prima è che continuo a cercare soddisfazioni dove mi è impossibile trovarle; la seconda è che sono sempre più sicuro di non appartenere alla mia generazione, la maggior parte dei miei coetanei sogna di essere Flavio Briatore.
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