Son degli anni ormai, che io quando devo prendere il treno, ci penso un po' su e poi prendo la macchina. Questa scelta è una scelta che di solito fanno anche le persone normali, che nella loro testa l'auto non arriva in ritardo, è più comoda e gli scioperi non sa nemmeno cosa sono.
Io invece che non sono mica normale, il motivo è che a me viaggiare in treno mi capitava sempre di infilarmi nella faccenda dei treni paralleli. La questione dei treni paralleli è una roba molto delicata.
Me mi succedeva che il treno quando si avvicinava a una stazione o a un semaforo rosso, forza di cose iniziava a rallentare. Allora ogni volta che rallentava e poi magari si fermava anche qualche secondo, me mi capitava che guardare fuori dal finestrino c'era sempre un altro treno, in direzione opposta, che rallentava e si fermava anche qualche secondo. Io, ecco, tutte le volte, c'era sempre nello scompartimento del treno parallelo una ragazza che io più bella facevo fatica a immaginarla, allora ero costretto a fissarla poi lei s'accorgeva e mi guardava, allora io la guardavo, lei mi guardava, io la guardavo e poi pensavo Scendere non posso scendere, scrivere il cellulare sul vetro non lo legge giusto che viene al contrario e poi ciò il numero svizzero e non è abituata, mi resta di scendere e salire sull'altro treno, solo non è possibile. Così tutte le volte c'era da innamorarsi di una donna bellissima che non avrei mai più rivisto in vita mia. Una malinconia, quando il treno ripartiva, che era una gran tortura. E questa è una cosa che se anche te provi a sederti dalla parte del corridoio, non ti salvi lo stesso.
Allora per me l'emozione dei treni paralleli, potete ben capire, non riesco più a reggerla.
Uno, conoscermi da vicino, potrebbe pensare che visto che sono abituato ai treni svizzeri, in realtà mi danno fastidio i ritardi, gli scioperi oppure mi sembra assurdo, io che sono abituato ai treni svizzeri, trovarmi delle zecche sul sedile. Invece devo proprio ammettere che sono i treni paralleli, che io colle zecche mi son sempre trovato bene.
Io invece che non sono mica normale, il motivo è che a me viaggiare in treno mi capitava sempre di infilarmi nella faccenda dei treni paralleli. La questione dei treni paralleli è una roba molto delicata.
Me mi succedeva che il treno quando si avvicinava a una stazione o a un semaforo rosso, forza di cose iniziava a rallentare. Allora ogni volta che rallentava e poi magari si fermava anche qualche secondo, me mi capitava che guardare fuori dal finestrino c'era sempre un altro treno, in direzione opposta, che rallentava e si fermava anche qualche secondo. Io, ecco, tutte le volte, c'era sempre nello scompartimento del treno parallelo una ragazza che io più bella facevo fatica a immaginarla, allora ero costretto a fissarla poi lei s'accorgeva e mi guardava, allora io la guardavo, lei mi guardava, io la guardavo e poi pensavo Scendere non posso scendere, scrivere il cellulare sul vetro non lo legge giusto che viene al contrario e poi ciò il numero svizzero e non è abituata, mi resta di scendere e salire sull'altro treno, solo non è possibile. Così tutte le volte c'era da innamorarsi di una donna bellissima che non avrei mai più rivisto in vita mia. Una malinconia, quando il treno ripartiva, che era una gran tortura. E questa è una cosa che se anche te provi a sederti dalla parte del corridoio, non ti salvi lo stesso.
Allora per me l'emozione dei treni paralleli, potete ben capire, non riesco più a reggerla.
Uno, conoscermi da vicino, potrebbe pensare che visto che sono abituato ai treni svizzeri, in realtà mi danno fastidio i ritardi, gli scioperi oppure mi sembra assurdo, io che sono abituato ai treni svizzeri, trovarmi delle zecche sul sedile. Invece devo proprio ammettere che sono i treni paralleli, che io colle zecche mi son sempre trovato bene.
technorati tags: Treni paralleli, ritardi, zecche, scioperi
5 commenti:
Allora non sono il solo :)
http://www.boffardi.net/2004/06/03/356/
Il problema è che te anche in autogrill, al casello, alle piazzole di sosta, sei capace che vedi una bellissima e ti innamori.
Attendo con ansia l'invenzione del teletrasporto, per quanto, capace che l'operatore del teletrasporto è donna..
clap clap clap clap!
un pò commossa, un pò intenerita, che del romanticismo scritto così bene è difficile trovarne.
ancora ed ancora: clap clap clap clap! :D
Caro Bloggo, io a Capodanno su di IC plus ho trovato, dietro il poggiatesta, una siriga usata. E' tutto. :-)
Che cosa bellissima che m'hai fatto leggere.
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