Le fanciulle han sempre dei modi

Le fanciulle han sempre dei modi che a noi maschi ci lasciano sempre stesi. Han sempre dei riguardi che uno a pensarci dice Eh, stare in società, le fanciulle, ci san stare proprio bene. Che le fanciulle sono in grado di mantenere vivi dei rapporti umani che se fosse per noi starebbero mesi appesi nel nulla. Che proprio a me, l'altro giorno mi è capitato di pensare questa cosa, ché ero lì sul treno che per puro caso mi è successo di ascoltare una conversazione al telefono. Io di solito leggo, sul treno, e anche quella volta lì stavo leggendo, solo che questa ragazza si è seduta vicino a me, e io, guardarla, poi non ho potuto metter via la curiosità. Mentre si sedeva l'avevo guardata e allora il fatto che era carina mi ha fatto mettere dell'attenzione in quello che diceva. Poi l'attenzione si è spostata sulla voce, che ci aveva davvero un timbro dolce, un po' come i suoi lineamenti. Poi per via di quello che diceva io ho pensato Beh parlerà col fidanzato, mica può essere zitella una con dei lineamenti e una voce così. Che una con dei lineamenti e una voce così è normale che si rivolga al proprio interlocutore come se fosse la persona più importante del mondo. E infatti lei aveva tutto quel tono lì e diceva quelle parole lì che a sentirle uno poteva pensare Beato lui. Solo poi alla fine ha detto Va bene ci vediamo a casa, papà.


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25 commenti:

Certo che, quante storie su quel treno ;)

la famiglia al primo posto, sempre . no ? ;-)
ammazza però che bei treni tu...eh ? :-)

Se quel tono fosse stato diametralmente opposto, di sicuro voleva dire che stava parlando con la mamma (almeno nei treni che frequento io questo accade). :-)

Viaggio piacevole quindi...
ma i treni svizzeri sono puntuali?

@Francesco: in genere si.. a meno che non frani il Gottardo o che le alluvioni non spazzino via due ettari di campo che si travasano sulle rotaie =)

Matteo.. prima della vecchiaia lo facciamo l'aperitivo con Luca? =)

Quando il gatto non c'è i topi ballano eh :P Vabbè ti concedo di guardare e non toccare.
Pensa che conosco un papà e una figlia che si chiamano "patata" "patato", a te manderebbe in confusione di brutto.

p.s. ppppppsssssstttttttth

il primo amore non si dimentica mai :)

io, per dire, quando scrivi di umanità e treni, io, ecco, son contenta così. non smettere.

Bella questa cosa... mi piace... l'ultima volta che ho sentito mio padre al telefono ho detto "ciao, sono io..." e lui... "io chi???"

Mbeh... ??

ma quindi com'è finita? hai liberato il barbatruccolo?

(se lo libera glielo taglio, scuola di ladri, fa te, lo vorresti vedere tutto sanguinante e senza il suo divino augello? no, vero??)

Bè, per lei era la persona più importante del mondo.

Mi piace come scrivi Matt, lo fai come se stessi parlando, con le giuste pause poi.. bel post, davvero.
Dalia

mi è successo anche a me.
una fanciulla carina coi lineamenti dolci sul treno che parlava al telefono che sembrava che parlava col suo fidanzato e poi alla fine ha detto va bene ciao papà.
solo che parlava col prete.

@ S, sei sempre una spanna avanti, te, diobono (stavolta ci vuole, il diobono).

La figlia che ogni padre sogna di avere.
(mi piacciono sempre molto i tuoi racconti sul treno :-*)

ottimo, no? vuol dire che puoi provarci :)

concordo con paolino, da figlia a mamma il tono cambia (e viceversa)

Poi, magari, finita la telefonata, ti fa l'alfabeto coi rutti... l'apparenza inganna.

Ah, cribbio! E una così te la sei fatta scappare! E quando ti ricapita più, vecchia lince!

Ecco io ora mi chiedo: ma chissà che viso dolce e che bella voce doveva avere quel papà!

Era per depistarti, in realtà parlava con l'amante ! ;-)

bello il tuo post, come anche la vicenda che racconti :)
ciao!

E pensare che mio padre, quando mi congeda da una telefonata mi dice: "arrivederci"...

Bel post!
complimeti!
Scrivi proprio dei bei racconti!
CIao
Sam

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