Non c'è amore senza possesso

Io quando penso di avere una fidanzata poi, guardarla dal di fuori, magari solo un piede o la schiena, io poi mi rendo conto che quel corpo lì in qualche modo mi appartiene che con quel corpo posso farci quello che voglio. Io allora nel momento stesso in cui lo penso, che con quel corpo lì è talmente mio che posso farci quello che voglio, ecco non so come, ma in quel preciso momento mi vien su la certezza che nell’amore c’è qualcosa che non va.


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16 commenti:

Basterebbe che tu pensassi che quel corpo non è tuo, come del resto non lo è davvero...

Beh, come dice il Capitano... non è tuo quel corpo... hai una sorta di diritto di prelazione concessoti... tuoi sono i momenti in cui stai con quel corpo e quell'anima...
Cerca di "far tua" quell'anima più che quel corpo...
Stai bene;)

E' comodato, no possesso.

Ma scusa, nessuno mai può dire che un altro gli appartiene, non è mica il suo schiavo.
L'amore va di pari passo col rispetto, amare vuol dire desiderare il bene dell'altro. Altrimenti c'è sì qualcosa che non va!

Sei perverso te, forse....

Mah, a me piace l'idea del possesso: l'amore non è quasi mai altruismo ed è sempre autoreferenziale, si ama qualcuno per essere felici e poi per renderlo felice e allo stesso tempo si ama qualcuno per averlo, per cui l'idea del possesso è naturalmente connaturato. E a un livello più personale: non mi sento sminuita dal desiderio totale e totalizzante di chi ama, anzi.
Noi ci apparteniamo, ma con noi stessi ci facciamo poco, magari chi ci ama, ci fa un po' di più :-)

quasi in tempo reale!!!!
grazie e buona notte

Io credo che di questo pensiero, escluse le varianti volgari, lei ne sarebbe lusingata. Il sesso e il desiderio solo il collante dell'amore. Ciaociao.

L'amore e' tutto sbagliato, credi in qualcosa e poi arriva il conto da pagare.
Pensi che certe cose te le puoi permettere, ma c'e' sempre qualcosa che non ti soddisfa fino in fondo.. e' come al ristorante per certi versi.
Meglio un take away allora.. poco prezzo e niente scotto.

Mha! detta cosî mi verrebbe da scappare, riflettendoci perô hai ragione. Certe parti che ci piacciono del corpo di chi amiamo ci piacciono e siamo compiaciuti che siano in parte nostre.

seia ha detto...
Mah, a me piace l'idea del possesso: l'amore non è quasi mai altruismo ed è sempre autoreferenziale, si ama qualcuno per essere felici e poi per renderlo felice e allo stesso tempo si ama qualcuno per averlo, per cui l'idea del possesso è naturalmente connaturato. E a un livello più personale: non mi sento sminuita dal desiderio totale e totalizzante di chi ama, anzi.
Noi ci apparteniamo, ma con noi stessi ci facciamo poco, magari chi ci ama, ci fa un po' di più :-)

ARGH! C'è qualcosa che non va, è accertato! Non c'è consapovolezza di sè, non c'è cultura del "dare". Se si è padroni di noi stessi con "l'esclusiva", come dovrebbe essere, saremmo anche padroni di "dare" e di far diventare l'amore non dono-oggetto di sè, ma condivisione di sè in corrispondenza con l'altro/a...e realizzare contemporaneamente il miracolo di amare ed essere amati. E così non ci sarebbe proprio niente che non va!!!

Samy

Samanta: non c'è niente che non va, è che le riunioni di autocoscienza sono retaggio da femministe fallite e non hanno a che fare con l'amore che è inevitabilmente sentimento di possesso. Non ci si appartiene mai davvero, figurati in un rapporto di coppia dove il desiderio sia intenso e non figurato. Meglio perdersi in qualcuno che (ri)trovarsi da soli.

Seia, mi sembri un po' faziosa: del resto non sono mai stata nè femminista, nè fallita. Tu mi sembri invece sicura di ciò che affermi, vuol forse dire che hai sperimentato certe situazioni di persona?
Prova a conoscerti un po' meglio, e ad apprezzarti. L'amore è donarsi, con il possesso non c'entra. Io amo immensamente il mio compagno ma non esercito su lui alcun possesso, e non lo farò mai. Il mio unico desiderio è che sia libero di amarmi. Libero di donarsi a me. E poi, Seia, sei così insicura da temere così tanto di restare sola con te stessa? Ti fai così paura, e dici che non c'è niente che non va? :)

L'atmosfera è piuttosto pesante qui..

Samanta: magari quando avrai una vaga idea di cosa stiamo parlando magari ci risentiamo.
Anzi no, che con una che dice cose tipo: "Libero di donarsi a me" io non ci parlo di solito e non vedo perché iniziare adesso con le brutte abitudini :-)
Peraltro mia cara a parte che di quello che faccio o non faccio, sono o non sono, tu non devi preoccuparti, dovresti prima di esprimerti sapere cosa dici (perché per esempio usare il termine faziosa in questo contento non vuol dire una beneamata mazza) e poi imparare a non parlare come un libro di Bambaren. Infine non ti ho dato della femminista fallita, ho detto che le sedute di autocoscienza sono da femministe fallite, ma se la cosa ti tocca...

Seia, ritengo che questo spazio sia stato fin troppo "abusato" da questa conversazione, che è evidentemente sterile. Non ho mai letto Bambaren e nemmeno ho intenzione di farlo. Tu non sai chi sono come io non so chi sei. Non sono d'accordo al tuo accomunamento dell'amore con il possesso. E credo che ognuno debba rispettare la libertà dell'altro, anche quando è oggetto del proprio amore, e che l'amore vero sia proprio concedere questa libertà. Scusa tanto se ho espresso la mia opinione. Passo e chiudo. Se vuoi continuare questa discussione scrivimi pure, webbynet@hotmail.com, qui non risponderò più perchè ho invaso anche troppo gli spazi di questo blog.

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