Per tutto il pomeriggio sono stato turbato da pensieri strani. A volte incomprensibili più spesso intensi. Come travolto da squarci di vita. Ad ogni ricordo una vampata di calore. La discussione è nata grazie a Simo e, quando lei è partita, è andata avanti da sola nella mia testa.
Ad un certo punto il computer smette di funzionare. La rete dell’Università sembra in panne. Mi alzo per chiedere se anche agli altri non funziona più niente. Mi giro. Guardo la ragazza che sta dietro di me. Il busto è proteso in avanti. Immersa nelle sue letture non si accorge nemmeno del mio sguardo. Io le guardo i seni. Rimango di sasso di fronte a tanta grazia. Non mi aspettavo una visione del genere. Si vedono benissimo. Sono bellissimi, turgidi, giovani e di dimensione ideale. Mi colpiscono molto e in qualche modo mi vergogno per quel mio sguardo fisso. Sento una stretta allo stomaco.
Adesso mi rendo conto che quello che mi è rimasto impresso non sono tanto i seni quanto le piccole macchie rosse sparse sulla pelle diafana. Quelle tracce di emozione incontrollata mi fanno impazzire. Amo la pelle bianca. Amo le macchie rosse. Amo quando le cose sfuggono al nostro controllo.
2 commenti:
Ah però!! :-)
bellissime parole ... "amo quando le cose sfuggono al nostro controllo" ...
un inchino,
simo
anche a me ha colpito molto quest'ultima frase del post.
riguardo a me stessa, però, non saprei dire se quei momenti li amo oppure no. in teoria sì. e tanto, anche. nella pratica, troppo spesso mi fanno paura.
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